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” Ti è mai capitato di dimenticare te stesso? A proposito di “sano egoismo”: l’amore di se’ “

Nei rapporti umani, affettivi in genere, capita che uno dei due, vuoi per farti accettare, vuoi per benevolenza, vuoi per angoscia di abbandono o di approvazione, vuoi per bassi livelli di autostima, si coinvolga in maniera totalizzante quasi a dimenticare se  stesso. E allora può succedere che non ci si vede o ci si vede con gli occhi dell’altro/a  o si decide in base ai presunti “desiderata” dell’altro/a, allontanandosi sempre più da se stessi, fino alle situazioni più estreme di annichilirsi e ammalarsi psichicamente.  E si!  Esiste anche il “cancro” della psiche che può addirittura portarti a “morire dentro” Le suddette motivazioni hanno radici profonde che vanno indagate in contesti psicoterapeutici ma che sono e, spesso lo sono, molto dolorose e hanno impedito lo sviluppo dell’amore di sé. È qui che inizia il pericolo per l’individuo che perde la connotazione di individuo, perde la sua identità di essere pensante e autonomo, talvolta neanche rendendosene conto, ma provando una sofferenza profonda spesso anche fisica. Ricordo una mia paziente che mi raccontava di provare “una morsa” al cuore. E allora urge incominciare a scoprirsi, a vedere chi si è veramente indipendentemente da tutto e tutti e soprattutto dal  famoso “altro”. Sembra facile ma non lo è perché non hai imparato da piccolo ad amare te stesso. Ma si impara, sì, si impara. È come un nuovo apprendimento e l’essere umano è capace di acquisire nuovi apprendimenti. Si arriva ad un punto cruciale in cui o si vive o si muore. E allora quando ci si scopre, nelle proprie mille sfaccettature, desideri, ideali, dissonanze, si scopre anche che ci si può (o per meglio dire) ci si deve amare. Se non ci è stato trasmesso da piccoli, lo  si può imparare da grandi. Ma come? Un giorno inizi a pensare di poterti “LIBERARE” da tutto ciò che non ti fa star bene: amicizie, amori, cose, cibi, sensazioni, luoghi. E da tutto ciò che ti porta giù  come in un gorgo e che ti allontana da te stesso sempre più. Ecco allora che si inizia a parlare di quel che un tempo veniva definito “amor proprio” ed ora più sofisticatamente “sano egoismo” ma è semplicemente amore di sé. E questa è la vera libertà che conduce l’individuo alle scelte più giuste e consone con il proprio stile di vita, al rispetto di sé che poi attira il rispetto degli altri. Inizierai a guardarti con i tuoi occhi, a guardare il tuo corpo, inizierai a sentire ciò che hai dentro, ciò che vuoi, ciò che ti piace e non ti piace. Allora se inizi  ad amarti, sei libero davvero!